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Liberati dai disturbi del comportamento alimentare, inizia una relazione sana con il cibo: prenditi cura del tuo corpo e della tua mente!

disturbi del comportamento alimentare, o DCA, sono patologie che comportano modifiche e alterazioni gravi del comportamento alimentare delle persone che ne soffrono. Tipicamente, queste patologie colpiscono il sesso femminile, ma oggi sappiamo essere piuttosto frequenti e diffusi anche tra i maschi, con insorgenza soprattutto nel periodo dell’adolescenza, e comportano una preoccupazione enorme nei soggetti colpiti rispetto ad aspetti del loro corpo come la forma, il peso, e via dicendo.

Quando l’autostima è eccessivamente influenzata dall’immagine corporea, le probabilità di cadere nella trappola dei disturbi alimentari aumenta notevolmente, questi infatti sono legati alla valutazione disfunzionale che la persona ha di se stessa. Purtroppo oggi, i disturbi alimentari sono un fattore dilagante che manifesta i disagi e le sofferenze di una generazione resa fragile e vulnerabile da una società che tende a discriminare tra corpi di serie A,B o C.

Le persone che soffrono di disturbi del comportamento alimentare cercando di tenere sotto controllo il loro peso con comportamenti diversi (dal digiuno forzato al vomito indotto) con conseguenze che possono essere gravissime per il benessere psico-fisico e, in casi gravi, possono portare anche al decesso o a disfunzioni corporee estese. Tutti i disturbi alimentari sono accomunati dal pensiero ossessivo del cibo, dalla paura morbosa di diventare sovrappeso abbinata a una percezione distorta del proprio e a una bassa autostima di sé stessi. 

Ma quali sono i disturbi del comportamento alimentare? E come riuscire a gestirli e controllarli?

Quali sono i disturbi del comportamento alimentare?

Come anticipato, i disturbi alimentari sono condizioni di salute mentale che comportano abitudini alimentari e atteggiamenti disordinati nei confronti del cibo. Comprendono 3 forme principali:

anoressia
Anoressia
bulimia
Bulimia
obesità
Binge Eating Disorder

L’anoressia è quella condizione per cui il soggetto colpito si rifiuta di assumere cibo e riduce il proprio peso corporeo sotto l’85% del peso considerato normale, considerata l’età, il genere e l’altezza. Il soggetto può rifiutare il cibo o assumerne in quantità assolutamente inadeguate, e spesso l’anoressia nervosa può comportare una eccessiva e maniacale attenzione della persona verso la quantità di calorie ingerite e un vero e proprio rifiuto del cibo.

L’anoressia nervosa spesso culmina in una condizione di magrezza estrema che può portare alla morte, se non si interviene prontamente. Una persona anoressica, per quanto possa essere magra, non riesce a convivere con un corpo che le sembra sempre eccessivamente troppo grasso. Oltre a non assumere cibo, il problema del peso, porta anche all’assunzione di medicinali come lassativi e diuretici, con l’intento di perseguire un ideale di magrezza irraggiungibile. L’anoressia attacca duramente il corpo, fino a debilitarlo nelle sue funzioni vitali, causando gravissime conseguenze a livello di reni, cuore, denti e capelli. 

Conosciuta anche come “fame da bue”, è un disturbo alimentare che è caratterizzato dal fatto che la persona colpita si abbuffa, mangiando quantità enormi di cibo e senza controllo anche in lassi temporali molto limitati. La persona poi può tendere ad eliminare il cibo ingerito, a seguito del senso di colpa, vomitando o ingerendo massivamente lassativi e diuretici.

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Dopo questi attacchi di fame incontrollata, in cui nulla è più importante del cibo, insorgono poi profondi sensi di colpa che fanno sprofondare il soggetto nella depressione. Purtroppo, si tratta di una vera e propria dipendenza paragonabile a quella per la droga, che porta effetti devastanti sulla vita, sulla psiche e sulla salute di chi ne soffre. 

Detto anche disturbo da alimentazione incontrollata, consiste in una condizione per cui il soggetto colpito ingerisce grandi quantità di cibo perdendo il controllo e senza riuscire a fermarsi. A differenza della bulimia, questa sindrome non comporta in genere meccanismi di eliminazione del cibo (vomito, lassativi, esercizio fisico eccessivo), portando però il soggetto a un’obesità grave. Una variante di questo disturbo, chiamato night-eating, si caratterizza per anoressia diurna e insonnia notturna, sconfitta con grandi dosi di cibo. 

Data la complessità dei disturbi sopra elencati, l’intervento precoce riveste un’importanza particolare, risulta essenziale anche la collaborazione con altre figure professionali con differenti specializzazioni, ai fini di una diagnosi precoce, di una tempestiva presa in carico all’interno di un percorso multidisciplinare e di un miglioramento dell’evoluzione a lungo termine. 

Trattamenti e cura dei disturbi del comportamento alimentare

disordini alimentari

Il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare può essere molto complesso e può coinvolgere diversi medici e specialisti: in genere si ritene che queste patologie richiedano un approccio congiunto di educazione alimentare, controllo medico, terapia comportamentale e psicologica, e qualche volta anche assunzione di farmaci.
In genere si ritiene che la terapia psicologica sia uno degli aspetti fondamentali della cura dei disturbi del comportamento alimentare, per aiutare il soggetto a comprendere il perché del suo comportamento ed imparare a controllarlo e governarlo.

È importante cercare di capire il motivo scatenante del disturbo alimentare, per pianificare un approccio terapeutico che sia davvero valido per la persona che ne soffre, in quanto queste malattie intaccano fortemente sia il benessere fisico che mentale dei soggetti colpiti.

L’approccio da adottare in pazienti con problemi alimentari gravi è:

Importante: un intervento tempestivo e adeguato in grado di stabilire se un soggetto è affetto da disturbo alimentare è fondamentale per agire in tempo e stabilire l’adeguato trattamento.

Disturbi del comportamento alimentare: perché rivolgersi ai professionisti

I disturbi alimentari, tra cui l’anoressia nervosa e la bulimia, possono essere condizioni di salute mentale gravi che richiedono un aiuto professionale. Le persone che lottano contro un disturbo alimentare spesso si vergognano e si sentono sole nella loro lotta, il che peggiora la situazione. Un trattamento professionale può fornire il supporto necessario per comprendere e affrontare le cause alla base dei comportamenti alimentari disordinati e creare un rapporto più sano con il cibo.

Il trattamento professionale da parte di professionisti qualificati della salute mentale, come psichiatri, psicologi, consulenti o dietologi, può anche fornire uno spazio sicuro per parlare di emozioni ed esperienze difficili che possono aver contribuito allo sviluppo di un disturbo alimentare. Con la guida di un professionista, le persone possono imparare nuove abilità per gestire lo stress e altre sfide legate al loro disturbo alimentare. A seconda della gravità dei sintomi, lo psichiatra può anche fornire una terapia farmacologica.

Oltre a ricevere un aiuto professionale, è importante per chi sta lottando con un disturbo alimentare costruire un ambiente di supporto di familiari e amici. Il trattamento è spesso più efficace quando le persone care sono coinvolte nell’aiutare l’individuo a guarire dal suo disturbo alimentare. I disturbi alimentari spesso coinvolgono molti aspetti della vita, come i livelli di attività fisica, i modelli di sonno, il rapporto con il cibo e i problemi di immagine corporea: tutte aree che devono essere affrontate affinché si verifichi la guarigione. Tenendo conto di tutte queste componenti, rivolgersi a professionisti specializzati nel trattamento dei disturbi alimentari può fornire la guida e il sostegno necessari in questo viaggio verso la guarigione.

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I sintomi comuni dei disturbi alimentari comprendono:
Estrema preoccupazione per il peso e la forma del corpo
Cambiamenti drastici nella dieta, come limitare fortemente l’assunzione di cibo o evitare alcuni alimenti sulla base della convinzione che non siano salutari.
Conteggio ossessivo delle calorie o monitoraggio degli alimenti
Abbuffarsi, ovvero consumare una quantità abnorme di cibo in un breve periodo di tempo.
Spurgo, ovvero liberarsi del cibo consumato attraverso il vomito autoindotto, l’abuso di lassativi o l’esercizio fisico eccessivo
Abitudini alimentari insolite, come mangiare da soli o di nascosto, evitare i pasti o saltarli del tutto.
Sbalzi d’umore e ansia durante i pasti
Sensazione di perdere il controllo sul cibo
Ritiro dalle attività sociali e dalle amicizie
Frequenti diete

Non esiste un’unica causa dei disturbi alimentari, poiché si tratta di malattie complesse con una varietà di fattori psicologici, biologici e sociali che vi contribuiscono. Tra le cause più comuni vi sono la predisposizione genetica, i fattori scatenanti ambientali (come le dinamiche familiari o le prese in giro), i problemi emotivi (come la bassa autostima o il perfezionismo), le preoccupazioni legate alla dieta e all’immagine corporea e la difficoltà a gestire lo stress. Altre possibili cause sono traumi, eventi di vita difficili, abuso di sostanze, condizioni mediche (come il diabete) e influenze culturali.

I disturbi alimentari vengono diagnosticati da un medico dopo un’accurata valutazione della salute fisica e mentale. La valutazione comprende in genere un esame dell’anamnesi medica, dell’anamnesi psicologica, dell’anamnesi familiare e dell’anamnesi sociale dell’individuo. Il medico eseguirà probabilmente anche un esame fisico per valutare eventuali segni o sintomi di un disturbo alimentare. Inoltre, possono essere eseguiti esami di laboratorio per misurare i livelli di elettroliti e altri indicatori che possono essere associati a un disturbo alimentare.

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1. Psicoterapia: La terapia cognitivo-comportamentale (CBT), la terapia dialettico-comportamentale (DBT) e la terapia interpersonale (IPT) possono aiutare le persone con disturbi alimentari a identificare e modificare i comportamenti che contribuiscono al loro disturbo.
2. Consulenza nutrizionale: Un dietista registrato può fornire un’educazione alimentare, aiutare a sviluppare abitudini alimentari sane e monitorare i progressi.
3. Farmaci: Alcuni farmaci possono essere prescritti per ridurre i sintomi di ansia o depressione associati a un disturbo alimentare.
4. Ricovero ospedaliero: Nei casi più gravi di anoressia nervosa, può essere necessario il ricovero in ospedale per il trattamento medico e lo stretto monitoraggio della salute fisica.
5. Gruppi di sostegno: Partecipare a un gruppo di sostegno può aiutare a mettere in contatto le persone con altre che hanno vissuto esperienze simili, offrendo l’opportunità di condividere storie e ricevere sostegno emotivo in un ambiente sicuro.

1. Offrire sostegno: Fate sapere alla persona amata che siete al suo fianco e che vi preoccupate del suo benessere.
2. Siate pazienti: I disturbi alimentari richiedono tempo per guarire, quindi siate pazienti e comprensivi con la persona amata.
3. Istruitevi: Imparate il più possibile sui disturbi alimentari, in modo da poter sostenere meglio la persona amata.
4. Incoraggiare abitudini alimentari sane: Incoraggiate le abitudini alimentari sane cucinando insieme i pasti o facendo la spesa insieme, se possibile.
5. Cercare un aiuto professionale: Se necessario, rivolgetevi a un medico o a un terapeuta specializzato nel trattamento dei disturbi alimentari.

1. Sviluppare un rapporto sano con il cibo: Mangiate pasti e spuntini equilibrati, concedetevi occasionalmente degli sfizi ed evitate di etichettare gli alimenti come “buoni” o “cattivi”.
2. Fate regolarmente esercizio fisico: L’esercizio fisico aiuta a ridurre i livelli di stress e può aiutare a mantenere un peso sano.
3. Impegnatevi in attività che vi fanno sentire bene: Trovate attività che vi diano gioia e felicità, come gli hobby, il tempo trascorso con amici e familiari, il volontariato o i corsi.
4. Parlare con qualcuno: Parlare con un terapeuta o un consulente può aiutarvi a identificare eventuali problemi di fondo che contribuiscono alle vostre abitudini alimentari disordinate e aiutarvi a trovare strategie di coping più sane.
5. Praticare la cura di sé: Assicuratevi di praticare la cura di voi stessi prendendovi del tempo ogni giorno, impegnandovi in discorsi positivi su di voi ed evitando le persone che promuovono comportamenti alimentari non salutari.

Gli effetti a lungo termine dei disturbi alimentari sulla salute possono essere gravi e persino pericolosi per la vita. Gli effetti possono includere malnutrizione, disidratazione, squilibrio elettrolitico, carenze vitaminiche e minerali, anemia, insufficienza d’organo, indebolimento del sistema immunitario, aumento del rischio di perdita di densità ossea e fratture, problemi cardiaci, problemi digestivi, problemi di fertilità, problemi psicologici come depressione e ansia e aumento del rischio di suicidio.