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"Mangia secondo il tuo gruppo sanguigno e sentiti al meglio! Il segreto per un'alimentazione personalizzata."

Col termine ‘dieta del gruppo sanguigno’ si fa riferimento a un regime dietetico che negli ultimi anni ha fatto molto parlare di sé e che ritiene, appunto, che la dieta di un individuo debba essere calibrata sulla base della sua appartenenza ad un determinato gruppo sanguigno.

Promossa da un naturopata di nome Peter D’Adamo, si tratta di un regime alimentare con finalità dietetiche e dimagranti che ritiene che il gruppo sanguigno abbia un ruolo importante nella scelta dell’alimentazione. Il suo inventore ritiene che alcuni alimenti abbiano determinate proteine che influenzino in maniera differente i gruppi sanguigni: per questo il fondatore del regime alimentare ritiene che chiunque segua la dieta del gruppo sanguigno possa dire addio ad intolleranze alimentari, spossatezza, problemi digestivi che dipenderebbero, secondo la sua interpretazione, proprio dal fatto che queste persone consumano alimenti non adatti al loro gruppo sanguigno.

Dieta Gruppo Sanguigno: di cosa stiamo parlando?

La dieta del gruppo sanguigno è un regime alimentare nutrizionale che ha funzionalità salutistiche e dimagranti. È stata ideata dal naturopata italo americano Peter D’Adamo e si basa sulla teoria che il gruppo sanguigno possa incidere in maniera importante sul rapporto tra alimenti e metabolismo. 

È stato però dimostrato da diverse ricerche scientifiche, che tale regime alimentare non abbiamo effetti benefici o porti ai tanto sperati risultati promessi dalla dieta. Si parte dal presupposto che, la differenziazione dei gruppi sanguigni nell’essere umano, sia avvenuta durante il corso dell’evoluzione darwiniana

Quindi, in qualche modo, il gruppo sanguigno, dovrebbe rappresentare la traccia genetica di una predisposizione innata verso un certo tipo di alimentazione, comportamento e attività motoria annessa. Secondo, il dietologo D’Adamo, in alcuni alimenti sono contenute particolari proteine, chiamate lectine, in grado di influenzare in modo diverso i vari gruppi sanguigni (A,B, AB e 0). Ogni persona, quindi, in relazione al proprio gruppo sanguigno, si dimostra intollerante nei confronti di alcune lectine. 

gruppi sanguigni

Secondo, D’Adamo assumere queste lectine “nemiche” con la dieta equivale a subire una piccola trasfusione da un donatore con gruppo sanguigno differente. Tale danno spiegherebbe l’epidemia di intolleranze alimentari e disturbi legati a determinate scelte dietetiche. Vediamo i diversi gruppi sanguigni:

Il più antico, formatosi per via di una dieta prevalentemente carnivora che conducevano i primi uomini primitivi. Quindi, le persone con questo gruppo sanguigno, hanno caratteristiche fisiche simili a quelle degli antichi cacciatori, conducono una vita attiva e pesante, traggono benefici dagli alimenti di origine animale e sono più soggetti a sviluppare intolleranze al glutine. Possiamo sintetizzare la dieta del gruppo 0 in linee guida:

  • prediligere carni magre con l’assunzione di frutta e verdura;
  • favorire il consumo di pesce, crostacei, frutti di mare evitando tutti gli alimenti lavorati;
  • ridurre al minimo la carne rossa o di maiale;
  • abolire il consumo di latticini e formaggi;
  • limitare i prodotti a base di farina di frumento, mais e cereali;
  • consumare tanta frutta e verdura;
  • privilegiare l’olio di oliva;
  • limitare i caffè;
  • evitare bevande gassate e zuccherate.
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Questo gruppo invece si rifà al periodo neolitico, quando l’agricoltura era l’unica fonte di sostentamento, avendo anche uno stile di vita più sedentario e i popoli abbandonano gradualmente la caccia per dedicarsi maggiormente alla coltivazione di frutta e verdura. Si prevede quindi, un consumo di alimenti vegetali a favore di una riduzione del consumo di carne animale e i latticini sono sconsigliati. Schematizziamo in brevi punti la dieta del gruppo A:

  • prediligere legumi, frutta e verdura;
  • consumare frutta almeno 3 volte al giorno;
  • limitare il consumo di carne e introdurre piccole quantità di pesce;
  • evitare latte e latticini;
  • evitare cibi precotti;
  • consumare semi oleosi e frutta secca.

Caratteristico dei popoli nomadi, presenti maggiormente in terre aride e remote, dediti alla pastorizia e all’allevamento del bestiame. L’unica dieta che contempla l’assunzione di latticini e formaggi, insieme alle altre fonti di proteine animali, mentre si devono evitare zuccheri semplici. Vediamo le indicazioni generali appartenenti al gruppo B:

  • consumare latte e latticini;
  • consumare carni magre evitando quelle di maiale;
  • limitare il consumo di salumi e prodotti lavorati;
  • prediligere pesce;
  • consumare ortaggi e frutta;
  • limitare i prodotti a base di frumento e granturco;
  • limitare il consumo di semi e frutta secca.

Ultimo gruppo formatosi in seguito alle invasioni barbariche e all’unione dei vari geni. Presenta infatti antigeni del gruppo A e del gruppo B. Quindi, non è altro che una via di mezzo, tra quelle viste finora, consentendo il consumo di tutti gli alimenti in quantità moderate e sconsiglia l’assunzione di troppi grassi. In linea di massima, come visto, l’alimentazione del gruppo AB deve essere onnivora, mista e variabile, vediamo quali sono i punti fondamentali:

  • limitare anche in questo caso il consumo di carni rosse e lavorate;
  • consumare pesce e frutti di mare;
  • ridurre i prodotti a base di farina di frumento;
  • limitare il consumo di pasta a 1/2 volte a settimana;
  • consumare latte, latticini e formaggi;
  • consumare ortaggi e prediligere i grassi vegetali.

Esistono anche però, delle categorie di alimenti da evitare ASSOLUTAMENTE a prescindere da qualsiasi gruppo sanguigno, in quanto contengono degli antigeni dannosi che influenzano la corretta digestione del proprio metabolismo. Quindi, ogni volta che tali antigeni entrano in contatto con le lectine degli alimenti incompatibili, scatenano una reazione avversa, dando origine a intolleranze, malesseri e malattie. 

Esempio di dieta gruppo sanguigno settimanale

Ovviamente, l’impostazione di un esempio di menù settimanale della dieta del gruppo sanguigno dipende dal gruppo sanguigno di riferimento: ognuno di essi avrebbe, secondo D’Adamo, alimenti proibiti ed altri concessi. Di seguito un esempio della dieta settimanale prevista per un soggetto che abbia il gruppo sanguigno 0. Puoi scaricare un esempio di dieta gruppo sanguigno settimanale pdf. 

Vantaggi e svantaggi della dieta gruppo sanguigno

La dieta del gruppo sanguigno è un sistema alimentare fondato su principi di “opinabile” correttezza scientifica, cerchiamo di capire il perché.

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Ad oggi, la dieta del gruppo sanguigno è considerata poco attendibile dalla maggioranza della comunità scientifica. I benefici per la salute che questa dieta sarebbe in grado di fornire non sono evidenziati dalla scienza e dalla letteratura.
Di conseguenza, una dieta di questo tipo, seppure può avere un effetto dimagrante, potrebbe essere eccessivamente squilibrata. Ogni tipologia di regime alimentare dovrebbe avere sempre il beneplacito del proprio medico curante o di un dietologo.

Sono molte le lacune e i punti oscuri che caratterizzano questo regime alimentare e che fanno per così dire “storcere” la bocca a dietologi e nutrizionisti. Per prima cosa perché la classificazione dei gruppi sanguigni è decisamente più complessa di quella elaborata dalla dieta, inoltre viene categoricamente escluso il gruppo Rh positivo e negativo, che permetterebbe però di ottenere ben altre 8 classificazioni. 

Senza poi contare il fatto che, non esiste alcuna prova scientifica o scritta, che attesti il fatto che la formazione dei gruppi sanguigni sia stata determinata dall’evoluzione della specie. Sono stati fatti diversi studi che volevano provare a dimostrare l’efficacia o la veridicità di tale regime alimentare, ma senza alcun successo. 

Anzi, al contrario, a lungo termine questa dieta può rivelarsi addirittura pericolosa per la salute di chi la segue. Soprattutto nel caso di persone che soffrono di intolleranze alimentari e si ritrovano tali cibi nella lista di quelli consigliati oppure chi propende al consumo eccessivo di determinate categorie di alimenti e alla totale esclusione di altre, portando così a un forte squilibrio nutrizionale. 

Si tratta quindi, di un regime alimentare a cui bisogna fare molta attenzione, in quanto si propone come la “soluzione“, ovviamente dal punto di vista nutrizionale, per ogni tipo di problema, intolleranza o patologia. SBAGLIATO! Questo diventa molto pericoloso soprattutto perché le persone che si avvicinano a questo tipo di alimentazione tendono a credere a ogni tipo di associazione fantasiosa, portando così ad accentuare i propri problemi di salute.

Però se la dieta gruppo sanguigno è inattendibile e non riconosciuta dalla scienza, perché molte persone che la seguono dichiarano di stare bene? La risposta purtroppo è molto semplice! Chi decide di seguire la dieta del gruppo sanguigno, a prescindere dal gruppo di appartenenza, decide anche di modificarla in base alle proprie abitudini quotidiane e dando semplicemente un taglio netto a zuccheri, prodotti lavorati, bibite gassate, cibi raffinati o grassi e favorendo il consumo di carni magre, frutta e verdura avrà un regime alimentare sano ed equilibrato consigliato in tutte le diete alimentari.

Per concludere, seguire una dieta varia e bilanciata, ricca in frutta, verdura, fibre e povera in carni grasse, zuccheri e prodotti raffinati è un’ottima strategia per la salute, che però non va ricercato nelle caratteristiche del sangue, e non serve nemmeno scomodare i nostri antichi antenati. 

Dieta Gruppo Sanguigno: cosa c'è da sapere?

In questo articolo, abbiamo visto come l’importanza dei gruppi sanguigni per la salute sia fondamentale, ma in un altro campo non sicuramente per quello nutrizionale. Conoscere il proprio gruppo sanguigno è importante, può salvare una vita e diventa fondamentale soprattutto quando si diventa genitori, ma sicuramente abbiamo potuto vedere come non sia indispensabile per un corretto regime alimentare. 

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Infatti, è stato dimostrato come la dieta gruppo sanguigno è considerata inattendibile dalla medicina e i benefici per la salute che da essa deriverebbe non sono stati confermati in studi clinici. Mancano proprio nella letteratura delle basi chiare per dimostrare la validità delle tesi portate avanti da tale regime alimentare, quindi vediamo insieme di rispondere alle domande che vengono poste ai nostri esperti in materia di dieta del gruppo sanguigno.

La risposta è semplice, qualsiasi sia il gruppo sanguigno di appartenenza, questa dieta spinge a mangiare cibi freschi, frutta, verdura, legumi, pesce, ortaggi, carni magre, nessun insaccato, nessun preconfezionato, né bibite gassate, zuccheri raffinati o prodotti lavorati. Ha il compito di educare a uno stile di vita sano e bilanciato. 

Assolutamente SI! Si può mangiare senza troppe restrizioni e dimagrire, stando però attenti a scegliere il cibo giusto e adatto al proprio gruppo sanguigno. 

Chi sostiene e segue tale regime alimentare assicura un aumento della vitalità, unito a perdita di peso, riduzione dei problemi digestivi e miglioramento dei disturbi cronici come asma, mal di testa e bruciori di stomaco. Attenzione però, prima di intraprendere un simile percorso nutrizionale, contattare il proprio medico di base o rivolgersi a un nutrizionista per valutare attentamente la propria situazione di salute.

Solitamente, nella dieta del gruppo sanguigno si tendono a suddividere gli alimenti in:

  • Positivi: ovvero quelli con il semaforo verde, che puoi mangiare liberamente.
  • Neutri: semaforo giallo, a seconda della persona ci sarà una tollerabilità più o meno alta.
  • Negativi: semaforo rosso, cibi da evitare assolutamente.

Importante: ogni tipo di alimenti che sia positivo o neutro, in ogni caso, non deve essere assunto in grandi quantità, l’assunzione di cibo deve essere sempre moderata e mai eccessiva. 

Sarà necessario prima rivolgersi a un nutrizionista, in grado di decidere l’eventuale inizio di tale regime alimentare, ad ogni modo non è una dieta consigliata a tutti o per chiunque abbia patologie, anzi non è particolarmente consigliata per chi soffre di intolleranze alimentari.

La dieta del gruppo sanguigno non è stata mai accettata dalla comunità scientifica perché priva di fondamenti; non esiste infatti alcuna veridicità scientifica in grado di confermare le teorie largamente diffuse da D’Adamo e Mozzi.